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LA SOLITUDINE DELL’ ANZIANO: un problema sociale e medico trascurato

La situazione sociale degli anziano in Italia è stata valutata dall’ ISTAT nel 2020 https://www.istat.it/it/files/2020/04/statisticatoday_ANZIANI.pdf; una nuova emergenza sociale si è diffusa silenziosamente nel nostro paese, rappresentata dalle persone anziane (over 74) che vivono sole: sono ben 2.5 milioni rappresentano il 4% circa della popolazione complessiva, ma il 40% delle persone oltre 74 anni di età.

La solitudine può essere oggettiva o soggettiva; nell’ anziano (ma non solo)  è una condizione complessa che merita attenzione anche da parte del medico e soprattutto del Geriatra. Per la sua elevata prevalenza si può affermare che è scarsamente considerata dai servizi sociali e anche dalla sanità., anche se  ampie prove dimostrano che la solitudine è un problema di salute pubblica che influenza salute sociale, mentale e fisica. Il Medico e l’ infermiere dovrebbero sempre chiedersi, soprattutto nel caso di un anziano autosufficiente: l’ anziano sta bene da solo?; la solitudine  è  condizione voluta e preferita? Oppure è una condizione che coesiste a  un cluster di sintomi come dolore, fatica, depressione, insonnia che molto spesso coesistono con la solitudine; il medico dovrà fare attenzione ai deficit degli organi di senso in particolare visus e udito; dovrà fare attenzione anche a non incorrere nella pratica frequente di trattare i singoli sintomi prima ricordati e dimenticare l’importanza dell’ intervento sociale come approccio necessario per risolvere i problemi della solitudine. Non si deve dimenticare che  la solitudine è spesso predittiva di outcome  negativi o avversi.

Si tratta di individuate e di pesare la solitudine; si utilizza questa semplice  Scala a 3 item : 1. Quante volte ti senti solo?; 2. Quante volte ti senti emarginato, lasciato in disparte?; 3. Quanto spesso ti

 

 

 

senti isolato dagli altri?  Le risposte saranno pesate sulle risposte : frequentemente, spesso, a volte, mai.  Si può così con un numero la situazione di solitudine (Loneliness scale, 3 items, UCL). Il punteggio può servire ad adeguare i servizi da attivare per lenire gli effetti negativi della solitudine.

Naturalmente trattandosi in genere di anziani autosufficienti fisicamente, si dovrà discutere con il paziente la situazione  e la necessità di individuare una soluzione sociale condivisa  come una nuova collocazione abitativa o una soluzione di aiuto personalizzato ai bisogni del paziente, la cui situazione economica dovrà essere considerata (ricordiamo la figura dell’ amministratore di sostegno).

Pertanto nel piano di cure individuali dell’ anziano, il Medico non può ignorare una probabile situazione di solitudine.  Ricordiamo che per invecchiare con successo è molto importante l’integrazione sociale che preserva le funzioni cognitive e permette  una migliore qualità di vita.

Spesso, col progredire dell’età, sia per gli eventi della vita (ad esempio la morte di un genitore o di un coniuge), sia per le modificazioni psicosociali, gli anziani si trovano a fronteggiare la progressiva diminuzione dei rapporti sociali. L’ isolamento fisico (aloneless) e i sentimenti di solitudine sono  due aspetti che non sono necessariamente coincidenti.

 

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