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La senescenza cellulare: è da considerare un target terapeutico ?

La senescenza cellulare (SC) è da considerare e da trattare ?

Capire i meccanismi dell’invecchiamento da sempre ha interessato
scienziati e industria. Nel 2013 un gruppo di ricercatori pubblicò su Cell
una review (The Hallmarks of Aging) in cui delineò i nove principali
processi implicati nei processi che caratterizzano l’ aging.  Questi sono ricordati nella grande figura che segue

 

 

The Hallmarks of Aging: Cell

 

Da allora c’è stata un’impennata di conoscenze e ricerche nel settore (le
prima molecole potenzialmente in grado di rallentare i processi dell’ aging
hanno raggiunto la fase clinica), così come di investimenti. Tanto che il
National Institutes of Health (NIH) hanno creato un dipartimento dedicato
alla ricerca sull’invecchiamento, con l’assunto che sia il fattore comune alla
base di malattie croniche come l’Alzheimer, il cancro e il diabete le malattie
cardiovascolari (per cui “curando” l’invecchiamento, si potrebbe arrivare a
una terapia universale per tutte queste malattie). Mentre gli investimenti in
startup della longevità, sono cresciute negli ultimi anni più di quanto non
abbiano mai fatto in passato: questo secondo un recente rapporto di CB
Insights (The future of aging? the startups and innovations working to help
us live longer and better): si legge che “l’invecchiamento sta cominciando
ad assomigliare sempre più ad una malattia, e per questo è curabile.” e “che
nelle persone anziane sarebbe possibile ripristinare la funzionalità fisica e
vivere più a lungo eliminando dal corpo le cellule senescenti” con l’ ablazione
delle cellule senescenti; la loro eliminazione potrebbe promuovere un vero
ringiovanimento; è noto che le cellule senescenti accumulandosi inducono
infiammazione e interferiscono negativamente sugli enzimi che degradano le
proteine con varie attività.

Il metabolismo e sue alterazioni influenzano assai la senescenza cellulare con diversi meccanismi.
Le ricerche hanno concluso che il trapianto anche di un numero relativamentepiccolo di cellule senescenti in topi giovani è causa disfunzioni fisiche persistenti oltre a diffondere la senescenza cellulare ai tessuti ospiti. Successivamente si sono testati su ratti anziani dei preparati senolitici a base
di dasatinib (farmaco usato per la cura della leucemia mieloide cronica) e della
quercetina, flavonoide estratto da piante come ad esempio l’ippocastano. Il
“cocktail” ha provocato l’eliminazione di parte delle cellule senescenti. Questo
risultato ha naturalmente portato a pensare che questa possa essere la strada
giusta da percorrere e, soprattutto, che l’invecchiamento possa e debba essere
trattato come una vera e propria malattia dal momento che le cellule senescenti
accumulandosi concorrono alla patogenesi delle malattie croniche associate
all’ invecchiamento. .
Anche il sistema di codifica ICD-11-CM contemplava un codice per l’aging, ma
poi è stato tolto dagli elenchi.

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